La nuova evangelizzazione (=NE) non può nutrirsi solo di nuovi slogan e di indisciplinato ed effervescente zelo. Il pathos isolato dello zelo non va tanto lontano, e la novità della sua evangelizzazione presto cede il passo alla fatica, alla delusione, alla noia. Lo zelo, segno di buona volontà, deve essere congiunto a un metodo, una riflessione intelligente e sensibile, un ascolto attento delle attese dell’uomo e una rivisitazione saggia, profonda e rinnovata dell’approccio evangelizzatore del Chiesa, affinché la NE non sia solo «decorativa, a somiglianza di vernice superficiale», ma punti – come già auspicava con chiaroveggenza Paolo VI – a evangelizzare «in modo vitale, in profondità e fino alle radici – la cultura e le culture dell’uomo».

È qui che si colloca l’interessante libro di Carmelo Dotolo e di Luciano Meddi, Evangelizzare la vita cristiana. Teologia e pratiche di nuova evangelizzazione. Nel libro pubblicato dalla Cittadella Editrice i due autori riflettono rispettivamente sul metodo e sulle pratiche della NE.