La popolare blogger cattolica americana Jennifer Fulwiler racconta la storia della sua conversione

Una cosa sulla quale non ho mai concordato con i miei compagni di ateismo era l’idea di significato. Gli altri atei che conoscevo sembravano pensare che la vita fosse piena di scopo malgrado il fatto che non siamo altro che reazioni chimiche. Io non ci sono mai riuscita. Pensavo che tutta quella linea di pensiero fosse non scientifica, e anche disonesta a livello intellettuale. Se tutto ciò che chiamiamo eroismo e gloria, e tutto il significato dei grandi successi umani, può essere ridotto a qualche neurone nel cervello umano, allora tutto è destinato a estinguersi con la morte.

Riconoscevo la verità per cui la vita era senza senso, e tuttavia continuavo ad agire come se la mia vita avesse senso, come se tutta la speranza e tutto l’amore e la gioia che avevo sperimentato fossero qualcosa di reale, qualcosa di più di un miraggio prodotto dagli elementi chimici presenti nel mio cervello. Il suicidio mi era passato per la testa – non perché fossi depressa nel senso comune del termine, ma semplicemente perché sembrava che non fosse altro che affrettare l’inevitabile.