Segno:Immagini di vari Santi o beati, un cero acceso al centro e alcuni ceri spenti intorno.

Canto:Insegnaci ad amare.

Ispirazione Biblica: Lc 19, 1-10

Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando,quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.» Parola del Signore.

Ascoltiamo San Vincenzo de Paoli:

Proponiamoci oggi e cominciamo fin da domani a combattere le nostre soddisfazioni e i nostri attaccamenti, l’uno dopo l’altro e non dubitate, carissimi fratelli, non dubitate che, se vi saremo fedeli, Nostro Signore ci aiuterà a riuscirvi, ed in tal modo, da schiavi di noi stessi e delle cose che amiamo fuori di Dio giungeremo alla libertà dei suoi figli, soggetti soltanto alla volontà del Padre celeste. (X 531)

Riflessione:

L’episodio di Zaccheo spesso si ripete lungo la storia. Sono molti quelli che vogliono vedere Gesù, ma per i loro limiti non riescono, debbono vincere i propri ostacoli per scoprire la meravigliosa grandezza e misericordia di Dio.

Gesù, il Signore, irrompe nella vita di Padre Vincenzo de Paoli, egli è arrivato al sacerdozio nel 1600, scalando possibilità di successo, di essere grande, di avere sufficienti beni materiali, ma il piano di Dio è differente e Vincenzo è trasformato, è un convertito.

Si, i poveri gli hanno fatto cambiare vita, hanno dato senso non solo alla sua vita, ma al suo sacerdozio.  Gli avvenimenti di Folleville, con la predica della Missione, e l’avvenimento di Chatillon les Dombes, con la predica della Carità, (1617) hanno dato a Padre Vincenzo non solo la gioia cristiana del servizio, ma anche il senso dell’umorismo che lo getta al servizio di Cristo nella persona dei poveri, e sulle labbra di Papa Francesco, questo è santità, è perfezione di spirito. (Gaudete et exsultate, 126).

Oggi il Signore continua ad invitarci tutti ad essere santi, a vivere con amore e a dare senso a ciascuna occupazione di ogni giorno, in qualunque luogo dove ci troviamo.  Che la chiamata di Papa Francesco fa alla santità, ad essere santi, come Dio è santo, ci spinga a scendere dall’albero dell’orgoglio e che la vanità non ci porti alla perdizione.  (Esortazione Apostolica Gaudete et exsultate).

Domande:

  • Che vogliamo dire quando affermiamo che “quel tizio” è molto santo?
  • Quali tratti di santità potremmo adottare oggi nella Famiglia Vincenziana, della vita ed opera di San Vincenzo de Paoli?
  • Quando noi siamo di bassa statura?

PREGHIERA FINALE AL CUORE DI SAN VINCENZO DE’ PAOLI

O cuore di san Vincenzo, che hai tratto dal Sacro Cuore di Gesù la carità che tu hai riversato sopra tutte le miserie morali e fisiche del tuo tempo, ottienici di non lasciare passare mai una miseria accanto a noi senza soccorrerla.

Fa’ che la nostra carità sia rispettosa, delicata, comprensiva ed effettiva come la tua. Metti nei nostri cuori una fede viva che ci faccia scoprire Cristo sofferente nei nostri fratelli sfortunati.

Riempici di zelo ardente, luminoso e generoso, che non incontri nessuna difficoltà a servirli. Te lo chiediamo, o Cuore di Gesù, per l’intercessione di colui il cui cuore non batteva e né agiva se non per impulso del tuo. Amen.