Le “missioni ad gentes” sono essenziali nella vita della Chiesa e in particolare per la crescita delle congregazioni religiose. Il cristianesimo cominciò ad essere la religione più grande del mondo perché vi furono innumerevoli persone disposte a rischiare per condividere la Buona Novella in ogni angolo del mondo. La Congregazione della Missione è cresciuta come congregazione internazionalegrazie principalmente al fervore e al sacrificio dei confratelli delle missioni internazionali e all’estero, che sono le due modalità attuali delle nostre “missioni ad gentes

Nonostante i loro sforzi molte volte non vengono riconosciuti, il loro contributo alla vita e alla crescita della congregazione e delle chiese locali sono indiscutibilmente importanti.  È per questo che la Congregazione della Missione, come una delle maggiori congregazioni nella Chiesa, deve dare enfasi al rinvigorimento dello spirito missionario verso le Missioni Internazionali tra i confratelli ed i suoi aspiranti tali.

Gesù, il cristianesimo e la missione straniera

Sebbene Gesù si sia recato solo nei territori ebrei durante il suo ministero pubblico, Egli incoraggiò e preparò i suoi discepoli a raggiungere altre nazioni per predicare la Buona Novella.  In Matteo 28, 19 Gesù dice ai suoi discepoli “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.”  In Marco 6,7, Gesù convoca i dodici e vi si si dice che “Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri.” Atti degli Apostoli 15,3 racconta la storia dei primi cristiani, che andarono altrove a predicare la Buona Novella.  La Chiesa è cresciuta abbondantemente perché i primi discepoli e cristiani hanno rischiato abbandonando i propri luoghi e condividendo la loro fede mediante le parole, il loro lavoro e le proprie vite.

San Vincenzo de Paoli, La Congregazione della Missione e la Missione Straniera

            Quando San Vincenzo fondò la Congregazione e diede le regole, era chiaro che la missione all’estero fosse parte della missione della comunità.  Ad ogni modo, fu solamente nel 1648 quando, con l’invio dei primi missionari al Madagascar, la missione all’estero, che nella congregazione ha inizio quest’avventura. Nonostante alcuni ritardi, frustrazioni e opposizioni, San Vincenzo de’ Paoli ha sottolineato con forza la sua convinzione che la Congregazione dovrebbe continuare a svolgere missioni all’estero.

Attraverso i secoli, innumerevoli confratelli sono andati nelle missioni internazionali a condividere la Buona Novella attraverso i propri talenti, abilità, passioni, conoscenze, lavoro e testimonianza di vita.  La loro consacrazione ha prodotto i frutti di crescita nelle chiese locali e nelle comunità attraverso i continenti.  Alcune di queste chiese, in altri tempi destinatarie di ¨missioni straniere¨, oggi sono diventate esse stesse agenti di ¨missioni straniere ¨.

La Provincia della Cina e la Missione Straniera

Come altre Province, nella regione Asia-Pacifico, la storia della Provincia della Cina comincia con semi che vennero dallo spirito della missione all’estero.  Dall’arrivo dei primi missionari in Cina nel 1697, sono stati centinaia i missionari che hanno speso la loro vita per l’evangelizzazione del popolo cinese. Nonostante le difficoltà che hanno affrontato, in quel territorio, presso quella cultura, quella lingua e nonostante le persecuzioni della gente cinese, i missionari-confratelli hanno continuato a fare missione portandone i frutti nelle varie diocesi, con centinaia di chierici diocesani locali e con la fondazione della Provincia Cina.

Dopo una lunga storia come Missione all’estero, la Provincia di Cina dipende ancora oggi dai missionari stranieri che vengono da differenti nazionalità.  La mancanza di vocazioni cinesi locali in Taiwan e Cina è dovuta a fattori di tipo politico, culturale, economico e missionario. Negli ultimi decenni, la Provincia della Cina ha cercato in diversi modi di attrarre missionari da altre province ricche di vocazioni in Asia per aiutare i confratelli missionari di età avanzata dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti.

Riconoscendo la necessità di rafforzare lo spirito della Missione ad gentesnella Congregazione, la Provincia della Cina ha organizzato una campagna per andare verso altre Province e tenere conferenze sulla Missione ad gentescon l’obiettivo di incoraggiare aspiranti giovani e confratelli ad avere questo spirito missionario.  Recentemente si è andati in Vietnam e Filippine e in futuro si andrà in altre province ricche di vocazioni per parlare ai seminaristi.  Come Provincia che riceve missionari stranieri, la Provincia di Cina è fortemente motivata a piantare semi di spirito missionario in mezzo ai giovani aspiranti ed ai confratelli per il bene della Congregazione della Missione e della Chiesa.

Ferdinand Labitag, C.M
Visitatore Provinciale
Provincia Chinese

Nota terminologica. Nel presente articolo si usa l’espressione “missione ad gentes” per indicare l’impegno missionario dell’intera chiesa (tra cui le Congregazioni di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica) che, a partire dal concilio vaticano II, è considerato un impegno imprescindibile della missione stessa della Chiesa universale. Si usa invece l’espressione “missione all’estero” per indicare la missione in alcuni Paesi stranieri alla quale furono inviati i missionari della Congregazione della Missione sin dagli inizi dal suo stesso Fondatore, San Vincenzo de’ Paoli. Infine, con l’espressione “missioni internazionali” la Congregazione della Missione intende oggi alcuni missioni specifiche, dipendenti dalla Curia generalizia e realizzata perlopiù con la collaborazione di missionari provenienti da Paesi e culture diverse.