Venerdì, 24 Gennaio.
Alle ore 9,00 vi è stata la prima relazione del P. Erminio Antonello, Visitatore della Provincia d’Italia, con il titolo ” Assemblee: Domestiche e Provinciali“, ossia, il primo articolo del Capítolo 3° della Guída Pratica del Visitatore.
L’oratore ha insistito soprattutto sull’importanza di creare un ambiente di fraternità e di comunione perché tutti i confratelli possano esprimersi liberamente e quindi esercitare la corresponsabilità tra tutti. Preghiera e azione dello Spirito sono vitali e insostituibili perchè le Assemblee, sia domestiche che Provinciali siano strumenti preziosi per un autentico discernimento che si basi su impegni audaci di vivere fedelmente il carisma, la spiritualità e la missione della Congregazione.
Dopo la pausa, P. Yosif ha introdotto il tema “Il Visitatore e il Consiglio Provinciale”, vale a dire i numeri 228-242 della Guida Pratica del Visitatore. Questo argomento ha sollevato una serie di domande da parte dei Visitatori, sia dal punto di vista giuridico che delle varie norme provinciali.
Alle 3,30 è iniziata la prima sessione del pomeriggio con un intervento del Visitatore del Camerun, P. Guenolé Feugang, sulle visite del Visitatore nelle Provincie. Desidero riassumere molto brevemente la sua ampia esposizione nei seguenti punti. Ha parlato in primo luogo della leadership e del governo in termini generali facendo di seguito alcuni commenti sulla leadership e il governo o gestione vincenziana. “Il leader è uno che serve gli altri, specialmente i poveri, camminando con loro fino alla comunione con Dio. Carisma e istituzione sono inseparabili. Le visite del Visitatore sono esperienze umane e spirituali.” Ha presentato un ampio commento sul racconto evangelico della Visita di Maria a S. Elisabetta. Il Signor Vincenzo sapeva come mobilitare i sacerdoti, i laici,i ricchi, i potenti e gli intellettuali nel servizio dei poveri. Ha parlato di ciò che non debbono essere le visite e di ciò che debbono essere , e delle condizioni necessarie perché siano fruttuose: ascolto, dialogo, animazione e interventi
. Ha detto anche che è importante che ci sia una comunicazione profonda e frequente tra il Visitatore e il Superiore locale perchè il Visitatore e il suo Consiglio possano avere una conoscenza migliore della casa e dei suoi membri, delle loro attività,capacità e debolezze, delle loro gioie e delle loro pene.
Dopo la pausa della sera , alle 17, 30 ha preso la parola il P. Francisco Domingo Herrero, Visitaore del Perú per sviluppare il tema dei Progetti provinciali e locali.
Questi sono stati alcuni dei punti che ha maggiormente sottolineato.
Perché ci sia un buon progetto Provinciale ci deve essere un buon progetto personale e comunitario. Se non c’è un buon progetto personale il resto non funziona. La revisione delle opere è uno dei momenti difficile dei progetti provinciali.
Il progetto deve essere: possibile, valutabile, concreto ed esigente. La valutazione dei progetti comunitari deve essere fatta a partire dall’unità e dalla corresponsabilità.
Sabato 25 gennaio; festa della Conversione di San Paolo
Come sempre,abbiamo iniziato con la preghiera delle Lodi, alle sette, e un’ora dopo ci siamo trasferiti in Cappella per celebrare l’ Eucaristia, presieduta da P. Erminio Antonello, Visitatore del Provincia d’Italia.
Alle 9, nel Salone, Mons. Beniamino Depalma, CM, vescovo emerito, che attualmente risiede nella comunità di Napoli, ha sviluppato il tema “Il Visitatore e la Chiesa Universale e Locale“
La sua esposizione si è concentrata principalmente sul contenuto dei grandi documenti del Vaticano II riguardo il rinnovamento della Chiesa alla luce del Vangelo e delle sfide della società di oggi. Ha anche menzionato i momenti chiave del magistero del Papa Paolo VI e i testi di Papa Francesco.
Tutti vescovi, clero diocesano, religiosi e membri di società di vita apostolica e laici, dobbiamo formare un’unica comunità universale, in cui tutti vivono in comunione con gli altri e testimoniano il proprio carisma.
Ha ricordato l’importanza di recuperare pienamente e vivere il proprio carisma e la propria missione. E per quanto ci riguarda: l’evangelizzazione e il servizio, la formazione del clero e la formazione dei laici.
Dopo uno scambio di idee ed esperienze, la seconda sessione del mattino è iniziata con due interventi: P. Gregory Semeniuk,CM che ha presentato l’ufficio Solidarnosc E P. Emmanuel Typamm, CM che ha presentato il CIF.
Il contenuto della presentazione di P. Semeniuk si è concentrata principalmente sul discorso di Papa Francesco alle Nazioni Unite nel settembre 2015, i 17 obiettivisviluppo sostenibile e un piccolo lavoro in due gruppi, con la condivisione corrispondente, per vedere quanti dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite possano raggiungere i nostri progetti di sviluppo vincenziano..
P.Emmanuel Typamm, 3M ha presentato le attività che il CIF ha realizzato nel campo dell’apprendimento permanente dei membri della Congregazione su scala internazionale, e quali sono oggi le prospettive e i programmi che si vogliono intraprendere.. È vero che il CIF ha iniziato esclusivamente con i membri della Congregazione della Missione, sia Sacerdoti che Fratelli, ma da qualche tempo, la partecipazione ai programmi del CIF è stata aperta e diversificata in modo che, non solo i membri della Congregazione, ma anche membri dei vari rami della famiglia Vincenziana, nonché i membri di altre comunità religiose o società di vita apostolica possono partecipare.
Ha sottolineato l’importanza del luogo, Parigi e la Francia, perché è lì che San Vincenzo svolse la sua missione di servizio ai poveri, la formazione del Clero e la creazione di organizzazioni e associazioni laiche impegnate per l’evangelizzazione e il servizio dei poveri. Ha inoltre sottolineato che il CIF offre l’opportunità di visitare non solo i luoghi Vincenziani di Parigi, ma altri luoghi vincenziani e mariani veramente significativi. Ci ha presentato, infine, alcuni programmi già elaborati che si svilupperanno durante quest’anno.
Tutti membri della Curia Generale son venuti alla Casa Maria Immacolata per condividere il pranzo con tutti i fratelli che partecipano a questa nuova riunione dei Visitatori di nuova nomina.