L’ONU ha adottato la prima risoluzione che definisce il fenomeno dei senzatetto e chiede ai Paesi di misurarlo.
Per la prima volta in 75 anni di esistenza, le Nazioni Unite stanno considerando i senzatetto come una questione politica principale. I vincenziani sono stati cruciali per realizzare questo momento di svolta.

La risoluzione è stata adottata alla fine della 58° sessione della Commissione per lo sviluppo sociale, incentrata sui prezzi accessibili degli alloggi e sulle soglie di protezione sociale per tutti per affrontare il fenomeno dei senzatetto. L’advocacy vincenziana ha svolto un ruolo vitale nell’introdurre il problema dei senzatetto nell’agenda delle Nazioni Unite.

Il lavoro di advocacy del Gruppo delle ONG per porre fine alla crisi dei senzatetto ha reso possibile di fare di questo tema la priorità della 58a sessione. Il gruppo di lavoro, creato dalla Famiglia Vincenziana, riunisce organizzazioni di tutto il mondo. Finora il gruppo era coordinato da padre Memo Campuzano CM. Anche l’FHA e i nostri partner Depaul International e l’Institute of Global Homelessness (IGH) hanno aderito e insieme hanno promosso la campagna Make us Count (“Facci contare”).

La base per la definizione di «senzatetto» adottata dall’ONU è il quadro proposto dall’IGH, anch’esso adottato dalla FHA. Tutte le principali categorie di senzatetto di questo documento sono ora incluse :

“[…] esssere senzatetto non è semplicemente una mancanza di alloggio fisico, ma è spesso correlato alla povertà, alla mancanza di occupazione produttiva e all’accesso alle infrastrutture, nonché ad altre questioni sociali che possono costituire una perdita di famiglia, comunità e senso di appartenenza, e, a seconda del contesto nazionale, può essere descritto come una condizione in cui una persona o una famiglia mancano di spazio abitabile, il che può compromettere la loro capacità di godere delle relazioni sociali, e include le persone che vivono nelle strade, in altri spazi aperti o in edifici non destinati all’abitazione umana; le persone che vivono in alloggi temporanei o in rifugi per senzatetto e, in conformità con la legislazione nazionale, possono includere, tra l’altro, persone che vivono in alloggi gravemente inadeguati senza garanzia di possesso e accesso ai servizi di base”

La risoluzione include un formale incoraggiamento scritto per gli Stati membri ad armonizzare la misurazione e la raccolta di dati sui senzatetto. La risoluzione rafforza il ruolo della commissione statistica delle Nazioni Unite e sottolinea “la necessità di compiere sforzi concertati per identificare le persone che vivono senza fissa dimora” .

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Adesso, la risoluzione dovrà essere approvata dal Consiglio Sociale ed Economico delle Nazioni Unite nell’estate, e poi dall’Assemblea Generale a settembre. Il nostro obiettivo a lungo termine è di introdurre il tema dei senza fissa dimora nella prossima serie di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previste per il 2030.

Fonte: vfhomelessalliance.org