Domenica del Buon Pastore
Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni del 2020

Caro confratelli,
La Grazia e la Pace di Gesù siano sempre con noi!

Ogni anno alla quarta domenica di Pasqua, chiamata anche domenica del Buon Pastore, si celebra la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Nella sua lettera per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni del 2020, Papa Francesco riflette su quattro parole: gratitudine, incoraggiamento, fatica e lode.

Così come abbiamo recentemente celebrato la Quaresima, la Settimana Santa e la Pasqua in un modo del tutto particolare a causa delle eccezionali condizioni, legate al coronavirus COVID-19, nelle quali tutto il mondo sta vivendo, allo stesso vivremo anche la Giornata mondiale delle vocazioni del 2020. Alla luce della lettera di Papa Francesco per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, dobbiamo riflettere, agire e vivere la situazione nella quale ci pone il mondo di oggi. Così, le sue parole diventano un faro per rispondere alle circostanze attuali, come pure per prepararci ad affrontare il tempo e la realtà dopo il COVID-19, tenendo in mente soprattutto la promozione vocazionale.

Passiamo da pensieri di scoraggiamento e di stanchezza a pensieri di gratitudine e di lode. È la gratitudine per essere stati chiamati dal Maestro di Nazareth a trovare pienezza di vita, essere guardati con amore da lui e sperimentare l’incontro a tu per tu con l’Amore della mia vita. Come scrive Papa Francesco nel suo messaggio: “Ogni vocazione nasce da quello sguardo d’amore”. Continua dicendo: Gesù “ci dà l’entusiasmo di cui abbiamo bisogno per vivere la nostra vocazione con gioia e fervore”.

Dal 19 novembre al 1° dicembre 2018, circa 75 confratelli di ogni Provincia, Vice-Provincia, Regione e missione internazionale hanno partecipato al Primo Incontro Internazionale dei Responsabili della promozione vocazionale. Si sono riuniti presso il Centro Internazionale di Formazione (CIF) nella Casa Madre della Congregazione della Missione a Parigi e hanno condiviso la gioia della vocazione missionaria vincenziana.

Nel Documento finale di quell’incontro, i confratelli hanno fatto una chiara opzione per una “rinnovata cultura delle vocazioni” che, se sperimentata e vissuta nella prospettiva del Vangelo, rivitalizza la nostra passione per la sequela di Gesù Cristo, evangelizzatore dei poveri (una sequela di Cristo in ogni aspetto della nostra vita). In questo modo, possiamo sviluppare un atteggiamento, una sensibilità e una pedagogia che ci aiuterà a mettere in atto uno stile di vita che favorisca l’instaurarsi di una cultura delle vocazioni in ciascuna delle nostre comunità locali e che, allo stesso tempo, ci permetterà di coltivare una Spiritualità vincenziana dell’essere chiamati. Lo zelo, il fuoco, la convinzione e l’impegno espressi nel Documento finale dai confratelli ufficialmente responsabili della promozione vocazionale vanno continuamente alimentati in ogni Provincia, Vice-Provincia, Regione e missione internazionale e nel cuore, nella mente e nelle azioni di ogni confratello della Piccola Compagnia.

Dallo sguardo di Gesù, che ci dona l’entusiasmo necessario per vivere la nostra vocazione con gioia e fervore, deriva la logica conseguenza che ognuno di noi farà tutto il possibile per aiutare quei giovani che Gesù chiama alla vita consacrata, concretamente alla nostra Piccola Compagnia, a rispondere positivamente alla sua chiamata. Se ognuno di noi, per la misericordia di Gesù, invita anche un solo giovane ad unirsi alla Congregazione, accompagnandolo con la preghiera e l’esempio personale e sostenendolo direttamente o indirettamente nelle diverse fasi della sua formazione, la nostra Piccola Compagnia crescerà in santità e membri. Questo è possibile, perché per Gesù nulla è impossibile.

Nel mezzo della pandemia COVID-19 che stiamo vivendo, la gratitudine per la nostra chiamata personale si traduce in lode e dà vita a nuove iniziative, decisioni e percorsi che coltivano la cultura delle vocazioni e, in quanto parte di essa, la promozione vocazionale. I limiti attuali dell’incontro personale con le persone incoraggiano nuove idee e approcci che ci tengono in contatto con i giovani attraverso l’approfondimento della preghiera personale e comunitaria per le nuove vocazioni, l’uso dei social media e di altri mezzi di comunicazione, l’organizzazione di incontri di preghiera, di discernimento vocazionale e di ritiri online, la partecipazione all’Eucaristia e all’adorazione del Santissimo Sacramento attraverso lo streaming, la condivisione di materiale formativo con i giovani, ecc. È una profonda fonte di gioia vedere l’inventiva, lo zelo, il fuoco e la convinzione di tanti confratelli nel campo della promozione vocazionale, che è una delle chiare priorità della Congregazione.

Vorrei ringraziare tantissimo tutti i confratelli direttamente responsabili della promozione vocazionale in ogni Provincia, Vice-Provincia, Regione e missione internazionale, insieme all’équipe di collaboratori di sacerdoti, fratelli e seminaristi, così come di laici, per tutto il loro meraviglioso servizio e testimonianza! Vorrei anche ringraziare moltissimo tutti i Visitatori, i Superiori regionali e i Superiori delle missioni internazionali per il loro grande sostegno personale a tutti noi confratelli e per l’incoraggiamento a partecipare attivamente, in ogni modo possibile, a questa nostra comune chiamata.

Se, per qualsiasi motivo, una Provincia, Vice-Provincia, Regione o missione internazionale non ha ancora un confratello responsabile della promozione vocazionale, con il sostegno di un’équipe di collaboratori e con un piano annuale per realizzare passi concreti e regolari in questa direzione, colgo l’occasione, in questo momento specifico, per incoraggiarvi a chiedere au un confratello di fare di questo servizio il suo ministero prioritario, anche in aggiunta ad altri servizi che già svolge.

Le parole conclusive del Documento finale del Primo Incontro Internazionale dei Responsabili della Promozione vocazionale tenutosi nella Casa Madre a Parigi nel 2018 dicono quanto segue: “Siamo certi che la cultura delle vocazioni rappresenta il sogno e la missione del nostro Fondatore, perché sappiamo che i tuoi operai si moltiplicheranno, attirati dall’edificazione di simile carità ” (SV, Vol. III, 225; lettera 1002 a Étienne Blatiron, Superiore a Genova, 13 dicembre 1647).

Vorrei concludere questa lettera citando la fine del messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni del 2020:

Carissimi, specialmente in questa Giornata, ma anche nell’ordinaria azione pastorale delle nostre comunità, desidero che la Chiesa percorra questo cammino al servizio delle vocazioni, aprendo brecce nel cuore di ogni fedele, perché ciascuno possa scoprire con gratitudine la chiamata che Dio gli rivolge, trovare il coraggio di dire “sì”, vincere la fatica nella fede in Cristo e, infine, offrire la propria vita come cantico di lode per Dio, per i fratelli e per il mondo intero. La Vergine Maria ci accompagni e interceda per noi.

Vostro fratello in San Vincenzo,
Tomaž Mavrič, CM
Superiore generale