La Congregazione della Missione è una dimostrazione dell’azione multiforme dello Spirito Santo che si manifesta nella creatività apostolica di San Vincenzo di Paoli. Non resta dubbio che il Padre della Carità si fece carico con “il sudore della fronte e la forza delle braccia” (XI 40-41) dal mandato del Signore che dice: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15). Rivestito dallo Spirito di Cristo, “l’unico a cui tocca illuminare e infiammare i cuori” (VI, 393), egli proclama e realizza l’opera stessa del Figlio di Dio in Francia e in tutto il mondo per mezzo della Congregazione fondata nel XVII secolo destinata a questo proposito fondamentale: L’evangelizzazione dei Poveri.
L’annunzio della Buona Nuova è l’appello missionario più forte di San Vincenzo quando dice: “Consegniamoci a Dio, signori, per andare per tutta la terra a portare il santo Vangelo…”(XI, 411-414). Infatti, se questo non si realizza la Congregazione appanna la sua identità, atrofia i suoi doni e indebolisce la nostra consacrazione ai Poveri. “Andate in tutto il mondo” propone anche una coscienza missionaria aperta ai segni dei tempi e una constante rilettura delle nuove forme di povertà, come per esempio, la degradazione umana e morale dei rifugiati. Le sfide che nascono del nostro coraggio apostolico sono immense. Tuttavia, la presenza dello Spirito Santo e il segno della sua forza in noi diventano più grande di qualsiasi pericolo. Anche “se prendiamo in mano serpenti o beviamo qualche veleno mortale…” (Mc 16,18).
Lo slancio apostolico di San Vincenzo nacque spiritualmente dell’ascolto della Parola di Dio e del suo inserimento pastorale nella “notte oscura” dei poveri. Il ruolo dello Spirito Santo fu operoso dalla predica di Folleville in 1617 fino alle molteplici iniziative di carità risultanti della missione iniziata in questa città. Sotto il suo impulso, il carisma risplende non solo per mezzo della Congregazione e della Compagnia delle Figlie della Carità, però anche deli rami della Famiglia Vincenziana che oggi si articolano come una rete globale di carità a servizio dei Poveri.
San Vincenzo ancora ci avverte dai luoghi remoti ai quali ancora non siamo arrivati: State attenti cari missionari! La Congregazione soltanto ha ragione di essere quando si dispone a evangelizzare. Badate affinché il carisma non sia trasformato in una specie di ‘mare morto’, poiché in realtà è un fiume cristallino e profondo che corre senza smettere. Se l’identità del carisma è la carità e l’evangelizzazione dei Poveri è la missione della Congregazione, non rimanete fermi, ma uscite e annunziate la Buona Nuova a tutti i popoli fino ai confini del mondo. Non dimenticatevi che l’infedeltà al carisma sottrae la Congregazione della sua finalità fino alla sua scomparsa totale del mondo, ci ricorderebbe l’apostolo della Carità (XII, 261-264).
Se per il Figlio di Dio l’esito della missione si concretizza con la proclamazione del Vangelo ai Poveri e la liberazione dei prigionieri (Lc 4,18), per San Vincenzo il carisma si conferma quando la Congregazione svolge la Carità e annunzia ai Poveri la salvezza. Ieri, oggi e sempre il carisma della Carità è lo stesso! Cambia il contesto umano e storico, ma la Carità non finirà mai! Il carisma è un fiume che corre verso l’infinito. È un avvenimento definitivo dello Spirito che “soffia dove vuole…” (Gv 3,8).

Pe. Adriano Sousa Santos, CM
Provincia di Fortaleza
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