Più di 80 confratelli si sono riuniti sabato 19 settembre alle ore 17.00 a Roma per condividere esperienze di Pastorale Vocazionale, per generare riflessione e proporre modi per stimolare una Cultura Vocazioni nella Congregazione della Missione.
L’incontro è stato organizzato dalla Curia generale e ha avuto come base di partenza la riflessione che il Superiore generale ha offerto sulle vocazioni dal 2017 e l’incontro dei Direttori della Pastorale delle Vocazioni a Parigi nel 2018.
L’incontro è iniziato con la preghiera dei missionari dell’Albania, Regione della Provincia di Italia, ed è proseguito con il benvenuto di Padre Tomaž Mavrič CM, Superiore Generale.
Nel suo messaggio, il Padre Generale ha riconosciuto che “il compito della Pastorale Vocazionale è un’opera che spesso abbiamo lasciato in secondo piano rispetto alle nostre Missioni e alle nostre parrocchie, e in altri momenti, L’abbiamo capito con un po’ di ansia per la diminuzione del personale che ci fa sentire una certa pressione per aumentare le vocazioni il più presto possibile”, ma allo stesso tempo ha motivato i presenti affermando che “questo primo incontro è un momento privilegiato per fare scelte e impegni concreti che possono aiutare la Pastorale Vocazionale delle nostre Province, e allo stesso tempo, dalle diverse esperienze, possiamo contribuire e arricchire tutta la Congregazione”, ha espresso Padre Tomaž.
Poi è stata la volta del Vicario Generale, Padre Javier Álvarez CM, che ha fatto una presentazione contestualizzata e analitica del Documento conclusivo della prima riunione dei Direttori della Pastorale Vocazionale del 2018, intitolato: “Sulla via della cultura della vocazione nella Congregazione della Missione”.
Il Vicario generale ha commentato le tre affermazioni di quel documento (“L’attualità della nostra vocazione missionaria, la formazione permanente e l’accompagnamento dei giovani”) sottolineando che “la cultura vocazionale si riferisce al carisma vincenziano e non tanto all’istituzione della Congregazione”, e ha ricordato le parole di Papa Francesco nella Evangelii Gaudium 14: “la Chiesa non cresce con il proselitismo, ma con l’attrazione”.
Più tardi, padre Rolando Gutiérrez CM, della Viceprovincia di Costa Rica, ha tenuto una conferenza per introdurre il lavoro di gruppo. Il confratello ha parlato della Pastorale Vocazionale in tempi di pandemia e dopodicchè, presentandola come un’opportunità, ci ha invitato a metterci alla ricerca, nello stile di San Vincenzo de’ Paoli, il quale ha saputo trovare quel senso di ricerca nel cuore umano e da lì ha stabilito le basi vocazionali delle sue origini.
Sono state immediatamente allestite tre sale riunioni zoom, una in ogni lingua ufficiale: inglese, spagnolo e francese. Queste sale sono state utilizzate per 45 minuti per discutere la realtà vocazionale delle Province e per offrire alcune idee su possibili iniziative che potrebbero essere intraprese a livello di tutta la Congregazione. Si è discusso anche dell’opportunità di un percorso formativo per i responsabili della Pastorale Vocazionale.
Dopo la sessione plenaria in cui i segretari dei gruppi hanno presentato le loro conclusioni, c’è stato uno spazio finale per l’interazione e la preghiera finale guidata da P. Shijo Kanjirathamkunnel CM e la benedizione del Superiore Generale.
Ufficio Comunicazione