Il 17 giugno di quest’anno il Cardinale Luis Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha visitato il Superiore Generale e altri membri della Curia generale a Roma. In questa occasione, p. Tomaž ha intervistato il Cardinale Tagle e lo ha informato su alcune delle recenti iniziative della Congregazione della Missione, in particolare la campagna dell’1%. La loro conversazione è stata registrata ed è stata poi riprodotta durante il Festival delle Vocazioni Missionarie che si è svolto all’inizio di questo mese (settembre 2020).
All’inizio dell’incontro p. Tomaž ha informato il Cardinale Tagle della Campagna dell’1% iniziata l’anno scorso nella Piccola Compagnia e che ha avuto molto successo. Un’iniziativa simile è stata intrapresa quest’anno. Il Padre ha spiegato che l’obiettivo della campagna è quello di incoraggiare 30 confratelli all’interno della Congregazione (che è l’1% di tutti i membri) ad andare volontariamente in missione ad Gentes. L’evangelizzazione delle nazioni è uno degli obiettivi del Dicastero del Cardinale Tagle.
Nel suo discorso di apertura, il Cardinale Tagle ha ammesso che i membri della Congregazione della Missione gli sono stati vicini per molti anni a causa della loro significativa presenza nelle Filippine, dove sono spesso chiamati con l’espressione spagnola Paules. Egli ha detto: ‘Ancora prima di entrare in seminario e di diventare sacerdote, ho sentito parlare molto dei Paúles, i membri della Congregazione della Missione che hanno diretto molti seminari nelle Filippine. Vidi un gruppo di sacerdoti e vescovi, che erano orgogliosi di essere stati studenti e seminaristi in una delle istituzioni dirette dalla Congregazione. Sì, da giovane ho sentito parlare molto di questi sacerdoti e fratelli e li ho sempre associati alla carità e alla formazione dei seminaristi. Poi quando sono diventato sacerdote e poi vescovo, ci sono stati più contatti con la Congregazione’.
Il Cardinale ha continuato a rendere omaggio al ministero della Congregazione che viene esercitato in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone, dove i membri sono responsabili della formazione seminaristica dei candidati al sacerdozio di diverse tribù e culture e dove la presenza della comunità continua ad essere un segno di universalità, internazionalità e cattolicità della Chiesa.
Il Superiore generale ha chiesto al suo ospite di condividere il suo pensiero sulla nuova evangelizzazione. Il Cardinale Prefetto ha detto: ‘Papa Giovanni Paolo II, spiegando la Nuova Evangelizzazione, ha detto che il Vangelo è lo stesso, così come la persona di Gesù come Buona Novella del Padre, come portatrice dell’amore del Padre per noi, e come portatrice di salvezza, portatrice di vita nuova. Quindi, è lo stesso Vangelo, ma il mondo cambia. Abbiamo nuovi contesti e così Giovanni Paolo II ha parlato della necessità di un nuovo ardore, di un nuovo fervore nel condividere il Vangelo. Abbiamo anche bisogno di nuovi metodi per presentare il Vangelo e di nuove espressioni. Quindi, per me è una questione di discernimento. Si tratta di seguire Gesù oggi e di scoprire come lo Spirito Santo ci invita a continuare questa missione, che è sempre nuova… Questa pandemia, questa pandemia di Covid-19 è una buona lezione di Nuova Evangelizzazione. Alcune delle cose che eravamo abituati a fare nella Chiesa, i nostri servizi sacramentali e altre cose, hanno dovuto improvvisamente fermarsi … alcune porte sembrano essere state chiuse perché non potevamo più fare molte delle cose che avevamo fatto. Ma lo Spirito Santo ha aperto altre porte. Questo è un esempio di Nuova Evangelizzazione’.
Per quanto riguarda il nostro carisma che, secondo il Cardinale, è un carisma di carità, è un carisma di formazione (formazione del clero e dei laici) P. Tomaž ha chiesto al Cardinale la sua opinione sulle direzioni future della nostra Congregazione.
Il cardinale Tagle ha ammesso di avere una grande stima del carisma vincenziano. È stato molto esplicito riguardo alla nostra attenzione. Ha affermato che la carità, il servizio attivo della carità e la formazione dei futuri sacerdoti e laici, leaders della Chiesa, sono davvero una cosa sola. Sono una cosa sola perché questo processo riguarda la formazione di discepoli, discepoli di Gesù Cristo, uomini e donne che devono imparare da Gesù, che devono conoscere Gesù, che devono amare Gesù e che devono seguire Gesù. I discepoli di Gesù vivono nella carità e i loro cuori sono modellati in accordo con il cuore di Gesù che ha raggiunto i poveri. I discepoli di Gesù sono attratti dai poveri nello stesso modo in cui Gesù era attratto dai più piccoli dei suoi fratelli e sorelle. Vedrei un grande valore nel formare un tale cuore nei seminaristi che saranno futuri sacerdoti. Vorrei anche pensare che ogni aspetto del ministero dei sacerdoti è un atto di carità, un atto d’amore. Quando predichiamo la Parola di Dio, è per amore. Non è la mia parola, ma la Parola di Dio che è condivisa. Il dono che ho ricevuto, ora lo dò in dono. Quando presiedo la celebrazione dei sacramenti, non è semplicemente un rituale o una cerimonia. È un atto di carità. È una celebrazione della presenza di Gesù tra i malati, i moribondi e i peccatori pentiti. Sono tutti atti di carità. Quando organizzo attività nella parrocchia, Papa Francesco diceva che non è solo opera di qualche ONG, ma che è l’amore di un pastore. Così, vedo come il carisma della carità verso i poveri sia essenziale per la formazione dei futuri sacerdoti e anche per la formazione dei laici.
Infine, padre Mavrič ha chiesto al Prefetto della Congregazione, spesso chiamata Propaganda Fide, di incoraggiare i nostri Confratelli a seguire il nostro carisma che è quello di andare alle missioni, missioni ad Gentes (noi portiamo il nome, “missionari”, nome che ci è stato dato dalle persone che serviamo).
Il Cardinale Tagle ha espresso il suo sostegno alla nuova campagna dell’1% dicendo che questa iniziativa fornirà un flusso costante di membri della Congregazione alle missioni ad Gentes. Questa campagna ha un valore significativo. È un modo per dare testimonianza ad un mondo frammentato… testimonianza della realtà che l’amore di Dio, l’amore di Gesù, ci unisce a nostri fratelli e sorelle. Anche in una terra straniera, possiamo trovare una casa perché lì incontreremo nuovi fratelli e sorelle. L’incontro di persone di diversi paesi per trovare una casa in un altro paese è una testimonianza di Dio che è amore e che si è incarnato in Gesù Cristo.
Vogliamo rendere disponibile la registrazione dell’intervista a un pubblico più vasto in molte lingue. Potete guardarla su questa pagina o potete andare direttamente sul nostro canale YouTube – https://youtu.be/WsyIsGto4wk . I sottotitoli sono disponibili in inglese, spagnolo, francese e italiano. Se il vostro browser non visualizza automaticamente il testo nella vostra lingua, potete selezionare manualmente la lingua dei sottotitoli dalle impostazioni di visualizzazione sullo schermo. Godetevi la visione e l’ascolto di questa registrazione.
Ufficio Comunicazione.