Dopo una prima fase di presenza che va dal 1931 al 1943 nel sud dell’Albania (interrotta a causa dell’avvento del comunismo), la Congregazione ha ripreso la sua missione il 26 settembre 1993 fino ad oggi. Inizialmente ci fu affidata la regione montuosa della Mirdita. Qui, dopo 15 anni, non siamo più presenti.

Attualmente la CM è presente in due zone missionarie -a Nord e al Centro della nazione- che giuridicamente costituiscono una sola casa: nella diocesi di Scutari e di Tirana. Nella prima abbiamo due parrocchie in 5 villaggi nella periferia nord di Scutari. Nella seconda diocesi siamo presenti nel villaggio di Fushe Mamurras con due parrocchie e 4 villaggi. Costituiamo una regione dipendente dalla Provincia italiana. La lingua parlata è l’albanese (un ceppo originario europeo) che si apprende nel giro di un anno. È abbastanza diffuso l’italiano.

Siamo 6 confratelli: 4 giovani albanesi e due italiani. Di questi: 4 sono a Grude e Re (Scutari); 1 a Fushe Mamurras – Tirana (3 giorni la settimana vive in comunità a Scutari); 1 studia formazione in Italia. I confratelli sono: P. Luigi Cannato, CM, superiore, vice-direttore della Regione Albania-Kossovo delle Figlie della Carità; P. Gjergj Ndreka, CM, amministratore parrocchiale di Gruda e Re e della filiale di Vinoteka, formatore aspiranti; P. Arjan Ndoj, CM, amministratore parrocchiale di Hoti i Ri, cappellano della filiale di Golem, Assistente JMV, economo; P. Fredinant Kodra, CM, promotore vocazionale, vice-parroco a Gruda e Re.

Attualmente vi è uno studente Rrok Shporaj, CM,, che ha terminato il 5° anno di teologia e studia a Piacenza; e un aspirante del Kossovo (nazione confinante con l’Albania, di etnia albanese) che è in fase di discernimento, vive con noi ed è iscritto all’ultimo anno di psicologia. Esiste un progetto di pastorale vocazionale ed un animatore. La realtà giovanile, purtroppo diventa sempre più difficile sia a causa della secolarizzazione/globalizzazione che a causa della massiccia emigrazione verso le nazioni più ricche.

Le nostre priorità pastorali attuali sono le seguenti:
1°- L’evangelizzazione tramite le parrocchie nei villaggi e nelle periferie delle diocesi in cui operiamo;
2° – Formazione degli aspiranti in fase propedeutica a Gruda e Re (1 aspirante);
3° – Servizio diretto ai poveri e pastorale vocazionale;
4° – Diffusione della spiritualità vincenziana;
5° – Collaborazione e formazione con le Figlie della Carità.

Per il futuro ci attendono altre sfide pastorali urgenti:
– Iniziare le missioni popolari nei villaggi di montagna che vanno sempre più spopolandosi;
– Creare un coordinamento ufficiale della FamVin (esistono diversi rami, ma non coordinati);
– Formazione dei laici e della pastorale familiare;
– La cura degli emigrati albanesi (Grecia);
– Venire in aiuto della diocesi di Rreshen (Mirdita) e dell’amministrazione del Sud che non hanno clero e i cui vescovi hanno richiesto la nostra presenza.

Le difficoltà che si incontrano nell’evangelizzazione sono:
– L’alto livello di emigrazione;
– La secolarizzazione e il diffondersi del materialismo;
– La povertà economica (l’Albania è il fanalino di coda dell’Europa);
– Una fede basata su devozioni e tradizioni, ma poco fondata biblicamente.

P. Luigi Cannato, CM
Superiore della Regione.