Suor Lindalva è stata la prima beata del Brasile. Era ancora una giovane Figlia della Carità di 4 anni di vocazione, quando fu martirizzata. La fedeltà alla sua vocazione ed il suo amore per tutti, senza preferenze, erano tanto intense che non esitò a dare la vita per loro.

 

1953, 20 ottobre Nascita
1989, 16 Luglio Entra in Seminario(Noviziato)
1991, 26 gennaio Invio in Missione alla casa di riposo Dom Pedro II, a Salvador, Stato di Bahía.
1993, 9 aprile Martirio
7 gennaio La sua festa

Lindalva nacque il 20 ottobre 1953 ad Açu nel Nord dello Stato di Río Grande, Brasile ed era la 6° di una famiglia di 14 figli. I suoi genitori, ferventi cattolici, avevano una fede semplice e profonda.

Lindalva ricevette un’educazione cristiana. Era una bambina generosa, nella sua casa aiutava spesso la mamma. Ogni volta che c’erano discussioni tra i suoi compagni cercava di risolverli pacificamente. Attenta alla sofferenza degli altri,nel suo paese visitava le persone che erano sole o povere; a volte dava loro perfino i propri vestiti, siempre in modo semplice e discreto. Col tempo sentì che era chiamata a continuare a servire Cristo nei poveri per testimoniare dell’amore che il Padre ha per loro. Mentre portava a termine i suoi studi di contabile,assisteva il padre anziiano e malato. Dopo la morte lel congiunto,chiese di essere ammessa nella Compagnia delle Figlie della Carità: “Ho 33 anni; appartengo ad una famiglia semplice, onesta. Ho sentito la chiamata di Dio già da molto tempo, ma non ero disponibile a servire Cristo fino ad oggi. Ho buona salute e credo di avere l’energia sufficiente per lavorare”.

Il 16 Luglio 1989, Suor Lindalva entrò nella Compagnia delle Figlie della Carità nella Provincia di Recife. Fu inviata in missione nel 1991 alla Casa di riposo Dom Pedro II a Salvador, Stato di Bahía, come coordinatrice del reparto degli uomini malati e anziani.

Suor Lindalva amava gli anziani a lei affidati con cuore mite ed umile: in spirito di fede,li vedeva come suoi signori e padroni: “Chiedo a Dio che ci conceda la sua saggezza e gentilezza per servire bene i nostri padroni, i poveri“. Considerava la sua vocazione come una risposta alla volontà di Dio: “Quando Dio chiama, nessuno può nascondersi da questa chiamata. Presto o tardi la volontà di Dio si realizza“. La sua fede si espresse con un’adesione semplice e totale agli avvenimenti della vita che accolse come un dono e un appello di Dio: “Ogni giorno della nostra vita deve essere un giorno di conversione e di ringraziamento a Dio per il dono della vita e per l’appello a seguire suo Figlio, Gesù Cristo, servendolo nei poveri”. La sua generosità le permise di superare tutte le difficoltà: “Nella mia preghiera, continuamente il desiderio di amare il nostro buon Dio che sono sicura di raggiungerlo,anche se sarà per me l’ultimo giorno della mia vita“. Suor Lindalva seppe condividere la sua fede con altri giovani ed appoggiare le sue compagne quando erano abbattute dalle difficoltà: “Quando i nostri cuori hanno problemi per i dubbi sulla nostra vocazione, dobbiamo abbandonarci totalmente a Dio“.

Giungeremo a conoscere l’amore di Dio se porteremo la sua Croce“. Queste parole della stessa Suor Lindalva hanno avuto un significato profetico.

Energica, sempre sorridente e disponibile, Suor Lindalva irradiava la presenza di Dio; visse la sua vocazione come serva dei poveri in un spirito di giustizia, ispirato dall’amore: amò ogni persona senza favoritismo o discriminazione.

Il 9 aprile 1993, era il venerdì Sacro,Suor Lindalva fece la Via Crucis all’alba, con le Sorelle della sua comunità e con i fedeli della parrocchia. La Croce è il segno ultimo dell’amore dato ad un’altra persona: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno.” (Lc. 23, 34).

Quando ritornò a casa, Suor Lindalva stava preparando la colazione per i residenti, come ogni giorno. Quando incominciò il suo lavoro, fu assassinata brutalmente per un uomo malato, di 46 anni che, in un raptus non potendo accettare che ella avesse rifiutato le sue profferte.

Questa Figlia della Carità, certamente, non sperava di morire ad un’età tanto precoce. Aveva offerto la sua vita e diede testimonianza con la sua morte che “nessuno ha amore più grande di colui che dà la vita per isuoi amici“. (Gv. 15, 13)

Il processo di beatificazione incominciò con l’acclamazione popolare. La gente rimase impressionata dalla fede di questa giovane Sorella, il suo servizio dei poveri e la sua fedeltà il suo impegno che la portò al martirio. La beatificazione ebbe luogo a Salvador – Bahía, Brasile, il 25 novembre 2007, Festa di Cristo Re, in un grande stadio con quasi 60.000 persone presenti.

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