A tutti i missionari della Congregazione della Missione.

P. Tomaž MAVRIČ CM

Cari confratelli:

La grazia e la pace di Cristo risorto siano sempre con noi!

Rivolgo questa lettera a tutti i missionari della nostra Piccola Compagnia, in questo bellissimo tempo di Pasqua, in cui celebriamo il trionfo di Cristo sulla morte, grazie al quale gli Apostoli del Signore sono usciti dalle loro paure e hanno raccolto la sfida di vivere la loro vocazione missionaria confidando che la Divina Provvidenza sarebbe stata con loro in mezzo a tutti i pericoli, per poter portare la Buona Novella in ogni angolo del mondo.

Per noi, la celebrazione del 400° anniversario della nostra fondazione è un’occasione per rinnovare quella passione missionaria vissuta dai primi membri della Congregazione della Missione sull’esempio degli Apostoli del Signore, e perciò, mentre ci avviciniamo alla 61ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, nel contesto del nostro Giubileo, invito ogni missionario ad approfondire le domande di San Vincenzo de’ Paoli:

“Chi meglio dei missionari può esprimere la vocazione di Gesù Cristo vivo?” (ES. XI, 55).

Sono consapevole che, a volte, le difficoltà e la stanchezza cercano di affossare la gioia della chiamata che un giorno ci ha fatto abbracciare questo cammino. Questo accade in modo più marcato nei luoghi in cui la comunità sta invecchiando e dove c’è una scarsa risposta vocazionale da parte dei giovani. Per questo motivo, cari missionari, ho voluto indirizzarvi questa lettera, affinché possiamo fare nostro l’invito di Papa Francesco nel suo messaggio per la prossima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, e non lasciarci vincere dalla disillusione, ma piuttosto, sull’esempio del nostro fondatore, “coltiviamo uno sguardo pieno di speranza, per poter lavorare con frutto, rispondendo alla vocazione che ci è stata affidata, al servizio del Regno di Dio, il Regno dell’amore, della giustizia e della pace”.

 

Un appello urgente a rivitalizzare la nostra vocazione.

Durante l’Assemblea Generale 2022, ho voluto condividere undici aspetti che considero prioritari nella Congregazione, sia per il presente che per il nostro futuro. I primi quattro si riferiscono al vivere la nostra vocazione, all’impegno di creare una cultura vocazionale che ci rinnovi, al desiderio che la pastorale vocazionale diventi una vera priorità in ogni provincia, vice-provincia, regione e missione, e alla promozione del doppio volto della nostra Congregazione: sacerdoti e fratelli, entrambi come modi molto attuali di rispondere alla chiamata di Gesù Cristo, evangelizzatore dei poveri.

Vorrei approfittare di questa comunicazione per insistere su queste esigenze. Non lasciamoci vincere dalla tiepidezza vocazionale; anzi, invito ogni missionario a farsi promotore di quella cultura vocazionale che ci permetterà di superare la tentazione di adagiarci a vivere il dono ricevuto senza generatività e senza gioia. Riprendiamo le parole di Papa Francesco per questa IV domenica di Pasqua e approfondiamo l’invito che il Signore ci fa in questo momento della nostra storia:

“Essere pellegrini della speranza e costruttori di pace significa, allora, fondare la propria esistenza sulla roccia della risurrezione di Cristo, sapendo che ogni impegno che prendiamo nella vocazione che abbiamo abbracciato e portiamo avanti non cade nel vuoto. Nonostante i fallimenti e le battute d’arresto, il bene che seminiamo cresce silenziosamente e nulla può separarci dalla meta finale”.

61ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni - Congregazione della Missione

Pastorale vocazionale nelle province, vice-province, regioni e missioni.

La pastorale vocazionale ha bisogno di due ali per volare. La prima è quella che San Vincenzo ci invitava ad apprezzare “come il corpo all’anima” (ES. IX, 1117); cioè la profonda vita di preghiera che deve caratterizzare ogni missionario, quella su cui insiste Papa Francesco in questa Giornata di preghiera per le vocazioni quando ci invita ad essere costruttori di speranza: “La preghiera è la prima forza della speranza. Pregando, la speranza cresce e avanza”.

Non dobbiamo stancarci di chiedere al Signore della messe di continuare a mandare operai nella sua messe, come facciamo nella nostra tradizionale preghiera Expectatio Israel; ma dobbiamo anche incoraggiare l’intero movimento della Famiglia Vincenziana e quante più persone possibile a unirsi a noi in questo compito che ci ricorda che la centralità delle vocazioni può essere riposta solo nel Signore, che non si stanca mai di chiamare.

La seconda ala del volo della pastorale vocazionale riguarda il nostro impegno, espresso in azioni pastorali strategicamente organizzate, realizzate e valutate. Per questo motivo, invito caldamente tutti i Visitatori e i Superiori regionali a impegnarsi per guidare la realizzazione di progetti di pastorale vocazionale che, presentando il doppio volto di sacerdoti e fratelli nella missione, sappiano incoraggiare i giovani a rispondere al Signore e, allo stesso tempo, motivare tutti i membri della provincia, vice-provincia, regione o missione, a unirsi alla causa delle vocazioni, e quindi, mano nella mano con il Direttore provinciale della pastorale vocazionale, lavorare per costruire un ambiente favorevole alla nostra piccola Società sapendo seminare il buon seme delle vocazioni nelle diverse realtà in cui svolgiamo la nostra missione.

Questo compito deve rispettare la cultura e gli elementi peculiari di ogni realtà, ma soprattutto si tratta di gettare le reti senza stancarsi e confidando che il Signore si serva dei nostri sforzi per far fruttare il nostro ministero vocazionale.

Il servizio della Commissione internazionale per la pastorale vocazionale.

Nel Consiglio Generale abbiamo optato per la creazione di diverse commissioni che ci aiutino nei diversi compiti e progetti che il Superiore generale e il suo Consiglio devono sostenere e accompagnare per il buon funzionamento della Congregazione.

Una di queste commissioni è la Commissione Internazionale per la Pastorale Vocazionale, la cui creazione abbiamo annunciato all’inizio del 2023, e alla quale ho recentemente affidato il compito di stabilire un canale di comunicazione più diretto con le Province, le Vice-province, le Regioni e le Missioni, in modo che possano facilitare tutto ciò che è necessario affinché la Pastorale Vocazionale delle Province sia organizzata al meglio e raggiunga i risultati attesi.

Ciò significa che, nelle prossime settimane, i membri di questa commissione contatteranno i Direttori della pastorale vocazionale di ogni provincia, vice-provincia, regione e missione, per coordinare un primo incontro virtuale, in cui condividere la realtà, il processo e le sfide della pastorale vocazionale in ogni specifica realtà. Questo sarà il primo di diversi dialoghi che spero siano utili, e per questo invito anche i Visitatori e gli altri membri delle équipe di pastorale vocazionale a partecipare a questo spazio di dialogo, secondo le loro possibilità.

Rolando GUTIÉRREZ CM, Visitatore della Vice-provincia di Costa Rica e coordinatore di questa commissione (vocaciones.clapvi@cmglobalorg), in Africa fr. Calisto CHAÚQUE (vocations.coviam@cmglobal.org), della Vice-Provincia del Mozambico, in Europa Fra Francisco BERBEGAL CM (vocations.cevim@cmglobal.org) della Provincia di San Vincenzo de’ Paoli in Spagna, in Asia – Oceania è P. Benjamin RAYAPPAN CM (vocations.apvc@cmglobal.org) della Provincia dell’India del Sud, e dagli Stati Uniti P. Toshio SATO CM (vocations.ncv@cmglobal.org). Li ringrazio per questo servizio e, con loro, p. Nelio PEREIRA CM, che è l’Assistente generale incaricato di accompagnarli.

Questa commissione ha una serie di iniziative che possono aiutarci a rivitalizzare la nostra Congregazione attraverso la pastorale vocazionale, ma il successo di questo progetto dipende dalla comunicazione e dall’interazione tra la commissione e le province, le viceprovince, le regioni e le missioni. Per questo vi incoraggio ad avere questi primi spazi di dialogo e, attraverso di essi, a cercare insieme le strade migliori affinché Gesù Cristo, l’evangelizzatore dei poveri, ci aiuti a pellegrinare e a costruire quella cultura vocazionale che ci porterà l’aria fresca della speranza e della fecondità vocazionale.

Vostro fratello in Saint Vincent:

P. Tomaž MAVRIČ CM
Superiore Generale