UNA SPIRITUALITÀ INCARNATA
“Corazón de Paul” (Cuore Vincenziano)
Presentazione
«Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra» (Sal 120). In questo momento di crisi che sta affrontando il mondo, con diverse sfumature, cause e conseguenze, ognuno può cadere nella disperazione, ma alziamo gli occhi verso i monti, sta arrivando il nostro Salvatore, colui che è sempre tra i disagi e le sofferenze dell’essere umano.
Ascoltare il grido di Dio nei poveri, ci deve spingere a correre verso loro “come chi vuole spegnere un incendio” (SV) così non devono smettere di inquietarci le nuove e più dure povertà che stiamo affrontando come famiglia umana. Lungi da cadere in un assurdo pessimismo, dobbiamo leggere alla luce della fede gli eventi che stanno sommergendo i nostri popoli nella povertà e nella morte, non solo quelli dell’America Latina, ma anche dei paesi chiamati del “primo mondo”, che sono diventati un faro per i milioni di migranti che arrivano per cercare nuove opportunità.
In 400 anni san Vincenzo de’ Paoli non ha smesso di sorprenderci, è un modello di risposta cristiana di fronte alle contrarietà del mondo, perché continua a parlarci nonostante la distanza cronologica; infine, le cause dei problemi sociali continuano ad essere le stesse: ingiustizia, guerra ed emarginazione. L’importanza di quest’anno ci traccia un cammino, il cammino del Signor Vincenzo, che si lasciò guidare dal Divino Maestro, che ci mette in cammino davanti a un orizzonte di possibilità; la meta è la salvezza umana, e questa salvezza si manifesta nella croce, una croce che ci impegna ad essere fratelli e sorelle capaci di rispondere con il più grande comandamento, con l’amore, all’odio e alla violenza che ci circondano. Viviamo con gioia questi nuovi giorni e ravviviamo in noi lo spirito vincenziano che ci spinge a dare tutto per Gesù.
Andrés Felipe Rojas Saavedra
Seminarista Vincenziano
PREGHIERA PER TUTTI I GIORNI
O Dio, padre amorevole, che per tua grande bontà ci hai chiamati ad essere evangelizzatori dei poveri, seguendo il cammino del tuo amato Figlio Gesù Cristo, aiutaci, sull’esempio di san Vincenzo de’ Paoli, ad essere diligenti e audaci di fronte alle necessità dei nostri fratelli, con un cuore sensibile di fronte alle sofferenze. Concedici, per il tuo Santo Spirito, di essere capaci di annunciare, operare e testimoniare il regno di Dio in tutti i luoghi del mondo, cosicché nessuna periferia sia priva del gioioso annuncio della salvezza.
Contemplando il tuo Figlio fatto uomo, possiamo passare dalla mensa della Parola e dell’Eucaristia, alla mensa dei poveri, per condividere con gli altri il Pane di Vita; dacci la capacità di essere uomini e donne che incarnano una vera spiritualità, capace di rispondere alle sfide di oggi. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Padre nostro…
PREGHIERA ALLA B.V.M.
(dagli scritti di san Vincenzo de’ Paoli)
Santissima Vergine Maria, aiutaci ad essere disposti a vivere le massime evangeliche; ti chiediamo di riempire di queste il nostro spirito, riempire il nostro cuore del loro amore e vivere di conseguenza. Per tua intercessione, dal momento che, meglio di nessun altro, penetrasti il senso di questi insegnamenti e li praticasti. Sperando che, cercando di vivere secondo queste massime, ci sarai favorevole nel tempo e nell’eternità (Cfr. SV XII, 114-129).
O Santissima Vergine, chiedi al Signore questa grazia, chiedigli una vera purezza per noi e per tutta la famiglia vincenziana. Questa è la supplica che ti rivolgiamo (Cfr. SV XI, 447-129). Amen.
Ave Maria… Gloria…
Si dice il giorno corrispondente
Sequenza
Rit. “San Vincenzo de’ Paoli, accendi in noi il fuoco della carità”
Fuoco della carità, dal campo alla città,
come contadino o precettore; da missionario a fondatore.
La fiamma ardente del tuo zelo, ci spinge alla missione
di togliere il velo agli schiavi e agli afflitti,
a coloro a cui annunciamo il Vangelo.
I tuoi figli e le tue figlie portano con passione il tuo messaggio
nel cielo, la grande luce del tuo amore ci guida
ad amare senza paura e con determinazione,
chi è assetato di giustizia.
Ci inviti a fissare lo sguardo nell’orizzonte,
i poveri rivendicano l’amore effettivo.
La nostra carità sia inventiva e consolidata
per dare a Cristo un mondo senza differenze.
Padre dei poveri, predicatore infaticabile,
facci partecipi del tuo zelo per le anime;
per dare ai poveri una testimonianza credibile
che porti l’uomo al vero tempio.
Il popolo muore di fame e si danna!
Urge portare il pane con giustizia,
solamente per il nostro amore
i poveri ci perdoneranno.
O Vincenzo de’ Paoli, non si trovi in noi
un amore che sia egoistico, ma donativo,
con la fatica delle nostre braccia
e il sudore della fronte,
per far conoscere al prossimo
l’amore del nostro Dio.
Missione e Carità sono le ali
che ti portarono in cielo,
al tuo ingresso ti aspettavano poveri e ricchi.
Gioiosi i tuoi figli, mentre Cristo ti coronava
con allori e santità, padre e apostolo,
la Chiesa in te si rispecchiava.
PREGHIERA FINALE AL CUORE DI SAN VINCENZO DE’ PAOLI
O cuore di san Vincenzo, che hai tratto dal Sacro Cuore di Gesù la carità che tu hai riversato sopra tutte le miserie morali e fisiche del tuo tempo, ottienici di non lasciare passare mai una miseria accanto a noi senza soccorrerla.
Fa’ che la nostra carità sia rispettosa, delicata, comprensiva ed effettiva come la tua. Metti nei nostri cuori una fede viva che ci faccia scoprire Cristo sofferente nei nostri fratelli sfortunati.
Riempici di zelo ardente, luminoso e generoso, che non incontri nessuna difficoltà a servirli. Te lo chiediamo, o Cuore di Gesù, per l’intercessione di colui il cui cuore non batteva e né agiva se non per impulso del tuo. Amen.
PRIMO GIORNO
Il Cristo di san Vincenzo de’ Paoli
Segno: Un crocifisso, un collage dove si possano vedere diverse realtà di povertà e la Parola di Dio. Si raccomanda di mettere in un luogo visibile l’immagine o la statua di san Vincenzo de’ Paoli durante tutta la novena.
Canzone: Andate per le strade
Lettura biblica: Luca 4,16-21
[In quel tempo, Gesù] venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore .
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”.
Parola del Signore
Ascoltiamo san Vincenzo de’ Paoli:
«Non debbo giudicare un povero contadino o una povera contadina, dal loro aspetto esteriore né dalle loro apparenti capacità intellettuali, dato che molto frequentemente non hanno né la figura, né le capacità mentali di una persona ragionevole, tanto rozzi e grossolani essi sono. Ma girate la medaglia e vedrete con la luce della fede che il Figlio di Dio, il quale volle essere povero, ci è rappresentato da queste creature: nella sua passione non aveva quasi più l’aspetto di un uomo e passò per pazzo tra i pagani e per pietra dello scandalo tra i giudei. Proprio per questo ha potuto chiamarsi l’evangelizzatore dei poveri: “mi ha mandato ad evangelizzare i poveri”» (SV XI,725).
Meditazione:
L’esperienza di fede di san Vincenzo de’ Paoli non smette di sorprenderci, ci pone la sfida di non lasciarci trascinare dalle apparenze; siamo immersi in una società che considera le persone per quello che hanno e si guarda alla bellezza esteriore e non al cuore nobile. Gesù Cristo ha detto che è presente nei poveri, nei piccoli, in coloro che soffrono la fame e la nudità; i poveri sono un luogo teologico, un tesoro per la Chiesa. Però la povertà non deve essere vista solamente con compassione e alleviata con l’assistenzialismo, occorre estinguere le radici del problema, cercando la promozione di coloro che soffrono.
Il Regno di Dio si manifesta nella liberazione dei prigionieri, nei ciechi che recuperano la vista e nell’annuncio del Vangelo ai poveri. Nella sua epoca, san Vincenzo fu capace di passare dalla contemplazione del crocifisso all’azione, con il Cristo sofferente, a favore del prossimo. Il Cristo di san Vincenzo ci mette in cammino per cercare l’edificazione del popolo di Dio, dove non ci accontenteremo solamente di osservare i problemi dalla nostra barriera, bensì camminiamo cercando un mondo migliore, pieno di Dio. Abbiamo bisogno di Dio! È impossibile zittirlo mentre sta gridando di fronte a tante mancanze che stiamo facendo come famiglia umana. Egli continua a invitarci a parlare al cuore di coloro che stanno vivendo le tenebre della fede.
Domande:
- Qual è il mio impegno con la Chiesa per edificare il regno di Dio in mezzo alla mia famiglia o alla mia comunità?
- In che modo sono di aiuto alla missione evangelizzatrice della Chiesa?
- Che impegno concreto abbiamo, come famiglia vincenziana, per aiutare non solo materialmente ma anche spiritualmente?
- Le persone che aiutiamo nel nostro apostolato si convertono, a loro volta, in testimoni e missionari di Cristo?
Ringraziamenti:
Quest’anno la copertina e la quarta di copertina della nostra novena sono state disegnate da Fernanda Farina e Gabriela Stumpfs dal Paraguay, vincitrici del concorso realizzato in “Corazón de Paúl”, dove hanno partecipato persone di varie parti del mondo.
Le meditazioni sono state preparate da: P. Marlio Nasayó, CM; P. Rodrigo Restrepo, CM; Seminaristi: Óscar Betancourt, Isaías Rolón, Helman Sánchez; Sr. Marcela Rivas, FdC; Diana Enciso (Escuela Bíblica), Diego Alejandro Aguilera (Voljuvi).
Redazione e correzione: P. Pedro Martín González, CM; P. Ricardo Antonio Querubín, CM
Imprimatur: P. José Alexander Correa, CM