La sessione mattutina di questo terzo giorno inizia con 30 minuti di ritardo per motivi organizzativi. Prima di introdurre i lavori, P. Motto Andrés indica alcune regole relative al buon funzionamento della permanenza dei confratelli. Cede poi la parola a P. Jorge Luis Rodriguez. Questi presenta ai partecipanti due proposte da discutere in aula:

  • la creazione a livello mondiale di una commissione di Pastorale vocazionale in contatto con le Commissioni di pastorale vocazionale provinciali, con la finalità di tener viva e di animare la pastorale in ogni provincia del mondo;
  • la creazione, al termine di questo corso -dato che è il primo che riflette in modo sistematico su questo tema a livello mondiale- di un documento/manifesto/ lettera/scritto in cui si esplica in modo diretto il nostro impegno in questo campo. 

Il dibattito in aula è stato animato e molto partecipato. Si è potuto respirare un clima di vero interesse al tema. I confratelli hanno espresso accordo unanime circa la realizzazione delle due proposte. Alcuni hanno suggerito che la commissione generale (relativa alla prima proposta) sia formata da confratelli rappresentanti le 5 conferenze dei visitatori. Terminata la fase di discussione sulle due proposte, sono stati scelti 5 confratelli che formeranno la commissione di preparazione del documento finale da proporre a tutte le province.   

Dopo questa prima fase di discussione, i lavori della mattinata sono proseguiti con la riflessione e lo scambio di esperienze suddivisi in gruppo, secondo alcune piste di riflessione indicate da P. Jorge. La formazione dei gruppi è avvenuta secondo il criterio di appartenenza alle Conferenze dei visitatori. I lavori sono iniziati dopo la pausa caffè e sono proseguiti fino all’ora di pranzo. Dato che il tempo a disposizione non è stato sufficiente, i gruppi si sono ritrovati nelle rispettive sale alle 15:00, per poi ritornare mezzora dopo nell’aula plenaria. 

Nella sessione pomeridiana, si è condiviso quanto emerso nelle riflessioni dei singoli gruppi. Dopo una breve pausa caffè, i partecipanti si sono ritrovati in aula per ascoltare la conferenza di P. Roberto Gomez CM, docente di Sacra Scrittura all’università Cattolica di Parigi. IL relatore basandosi sulla Sacra Scrittura, ha offerto una panoramica essenziale per fondare biblicamente il senso di una cultura vocazionale. Ha distinto in modo particolare la vocazione nell’AT, intesa come vocazione profetica, e la vocazione al discepolato, come sequela Christi. Nell’AT p. Gomez ha ravvisato tra i profeti 4 tipi di vocazione. Dopo averne accennato brevemente le caratteristiche, arriva alle seguenti conclusioni: nella Bibbia esistono più vocazioni, ed è sempre Dio che chiama per primo. La scelta del chiamato non dipende dalla qualità della sua vita. La chiamata non è mai finalizzata a se stessi, come fosse un privilegio ma è un servizio per gli altri. Nel NT, dopo aver sottolineato che non esiste una teoria delle vocazioni, ma dei racconti brevi ed essenziali –quasi a proteggerne il mistero- si è soffermato in modo particolare sul vangelo di Luca: la chiamata di Pietro, Simone, Giovanni cogliendone il legame profondo tra fede e missione a cui sono inviati i chiamati. Infine ha offerto dei criteri di discernimento per l’accompagnamento dei giovani in ricerca vocazionale in base alla riflessione su Lc 57-62. Il giovane è chiamato alla libertà, spogliandosi delle sue sicurezze e soprattutto deve essere pronto a rischiare. Deve saper abbandonare tutti i cammini di morte per sentirsi attratto dai sentieri della vita del Regno. Infine deve saper tagliare tutti i propri cordoni ombelicali, ossia sapersi separare da tutto ciò che lo trattengono dalla sequela. 

P. Luigi Cannato cm (Missionari Vincenziani Italia – Regione di Albania)