Documento finale

Introduzione

I partecipanti del I Incontro Internazionale dei Direttori della Pastorale Vocazionale, riunitisi dal 19 novembre al 1° dicembre nella struttura del CIF, nella nostra Casa Madre a Parigi, hanno condiviso l’allegria missionaria della nostra vocazione vincenziana, in questo spazio di formazione e di riflessione che, con il patrocinio del Superiore Generale e del suo Consiglio, ha ottenuto di riunire sessantacinque missionari di tutte le Province, Vice-province, Regioni e Missioni Internazionali. Crediamo che questo sia un riflesso dell’interesse e dell’importanza che il ministero della Pastorale Vocazionale ha oggi nella Congregazione della Missione.

Nel contesto di questo incontro, abbiamo espresso la nostra scelta per una Cultura rinnovata delle vocazioni (Lett. Sup, Gen. 25/01/18), che sentita e vissuta dal cuore del Vangelo, ci faccia ridestare la passione per la sequela di Gesù Cristo, evangelizzatore dei poveri, in tutte le tappe della nostra vita.

In questo modo si potrà generare una mentalità, una sensibilità e una pedagogia che ci aiutino a costruire uno stile di vita che favorisca la “vocazionalizzazione” in ognuna delle nostre comunità e ministeri, che ci permetta di coltivarci in una spiritualità vincenziana della chiamata.

Di seguito condividiamo la nostra riflessione concretizzata in tre convinzioni.

CONVINZIONI

Attualità della nostra vocazione missionaria:

La vocazione dei missionari della Congregazione della Missione, tanto quella dei chierici quanto quella dei fratelli, gode ancora oggi di una grande attualità e ha in sé una forza mistica dell’azioneche, se la viviamo pienamente, farà delle nostre opere e ministeri vere fonti di vocazione. Non è la preoccupazione di una crisi del numero dei candidati che deve muovere il nostro lavoro con i giovani, bensì l’impulso di una cultura vocazionale e la passione missionaria di annunciare Gesù Cristo, evangelizzatore dei poveri, che continua a chiamare i giovani di oggi a far parte del suo progetto. Le vocazioni nelle nostre province sono sempre un dono di Dio e dobbiamo rendere grazie per questo.

Formazione permanente:

Consideriamo indispensabile la formazione permanente dei missionari, da questa ognuno vivrà la sua vocazione e si convertirà in un “chiamante” per i giovani attraverso il suo stile di vita. Attraverso la nostra testimonianza e allegria missionaria saremo come un segno profetico per i giovani, perché la Chiesa non cresce per proselitismo ma per attrazione(EG 14).

Accompagnamento dei giovani

Siamo coscienti che è urgente impegnarci, come Congregazione della Missione, nel ministero di accompagnare i giovani, come parte del nostro carisma missionario; impegnandoci a offrirgli l’opportunità di discernere il loro progetto di vita, alla luce della fede, e, al tempo stesso, facilitandogli l’opportunità di ascoltare la voce di Dio che li chiama a consegnarsi alla missione d’evangelizzare i poveri.

PEDAGOGIA VOCAZIONALE VINCENZIANA E LINEE D’AZIONE

Per la costruzione di una Cultura Vocazionale Vincenziana è importante l’impegno di tutti i missionari della Congregazione.

Per questo, suggeriamo le seguenti linee operativo-pedagogiche:

Superiore Generale e il suo Consiglio

  1. Creare una Commissione Internazionale di Pastorale Vocazionale.
  2. Designare un Assistente Generale perché accompagni la nuova Commissione.
  3. Facilitare lo scambio tra le province per favorire la solidarietà.
  4. Incoraggiare la solidarietà interprovinciale nei campi della formazione iniziale e permanente, finanziariamente o fornendo personale.
  5. Creare spazi di “interprovincialità” tra i formandi.
  6. Mettere a fuoco/Trattare il tema della Cultura Vocazionale nella prossima Assemblea Generale.
  7. Promuovere la revisione di opere nelle Province a partire dal cambio di paradigma che ci offre la Cultura Vocazionale Vincenziana.
  8. Aumentare gli spazi di formazione di Cultura Vocazionale a partire dalle Conferenze dei Visitatori.

Visitatori e Consigli Provinciale:

  1. Impegnarsi nella realizzazione di una Cultura Vocazionale Vincenziana.
  2. Costituire un’equipe di animazione per la Pastorale Vocazionale.
  3. Definire un progetto di Pastorale Vocazionale Provinciale, a partire dalla Cultura Vocazionale e dalla realtà locale.
  4. Garantire le condizioni affinché il Direttore responsabile della Pastorale Vocazionale si dedichi esclusivamente a questo servizio,
  5. Favorire la qualità di vita comunitaria e la testimonianza missionaria in ogni opera della provincia.
  6. Nominare un confratello in ogni comunità locale per il servizio di animazione vocazionale.
  7. Creare cammini comuni tra la Pastorale Vocazionale e l’accompagnamento della Famiglia Vincenziana.
  8. Garantire la formazione per i formatori.
  9. Strutturare un modello di formazione che integri il discernimento vocazionale, la formazione iniziale e la formazione permanente.
  10. Integrare giovani e laici nell’equipe di Pastorale Vocazionale.

Ciascun missionario:

  1. Pregare personalmente e comunitariamente per le vocazioni.
  2. Impegnarsi nella propria formazione permanente, affinché mantenga sempre vivo lo spirito di Gesù Cristo, evangelizzatore dei poveri, e l’amore alla propria vocazione.
  3. Studiare profondamente i documenti ecclesiali e quelli della Congregazione attinenti al tema vocazionale.
  4. Collaborare con la propria testimonianza e con i mezzi di comunicazione per rendere visibile la vocazione della Congregazione della Missione.
  5. Approfittare di ogni opportunità per seminare il seme vocazionale, affinché si arrivi a “vocazionalizzare” tutta la vita e la missione della Congregazione

Conclusione

Ai piedi di San Vincenzo de’ Paoli, il mistico della carità, come direttori e responsabili della Pastorale Vocazionale in ognuna delle nostre province, vice-province, regioni e missioni internazionali, rinnoviamo il nostro impegno con il sentire della Congregazione della Missione, espresso in questo documento, e con le convinzioni che abbiamo segnalato, dalle quali nasce la pedagogia vocazionale vincenziana che assumiamo come missione particolare del ministero che la Congregazione ci ha affidato.

Abbiamo la certezza che la Cultura Vocazionale rappresenta attualmente il sogno della missione e della carità che ha vissuto il nostro fondatore, perché sappiamo che gli operai si moltiplicheranno, attratti dall’odore di tanta carità(III, 234).

Parigi, 30 novembre 2018

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