Da quando l’uragano Eta si è abbattuto sulla costa caraibica del Nicaragua martedì 3 novembre, un dramma di grandi proporzioni si sta consumando per il vicino Honduras. Questo uragano, convertitosi già in depressione tropicale, e in tempesta tropicale più tardi, ha attraversato quasi tutto il territorio honduregno, con un livello di precipitazioni, durante quei giorni, che non vedevamo nel paese dall’ultimo uragano Mitch, 20 anni fa.
Anche se i numeri sono freddi, possono aiutarci a percepire la dimensione della catastrofe umanitaria che lo straripamento dei fiumi e le conseguenti inondazioni di aree densamente popolate hanno causato nel Paese:
— 35 morti riconosciute finora, anche se il numero è destinato ad aumentare man mano che le acque si ritirano dalle zone inondate.
— 1,7 milioni di persone colpite.
— 11.000 sfollati in 165 rifugi COPECO (Comitato Permanente sulle Contingenze), senza contare le migliaia di persone che hanno cercato rifugio nelle case di parenti e amici o in altre istituzioni.
— 20 ponti distrutti, 24 danneggiati e 905 strade fortemente danneggiate.
Di fronte a questo diluvio d’acqua e alla sfortuna, nel paese si sta verificando anche un diluvio di solidarietà. Un chiaro esempio è il lavoro che si sta svolgendo nella parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli, a San Pedro Sula, diretta dai Padri Paulini (o Padri Vincenziani, come diciamo in Honduras). Fin dal primo momento, abbiamo organizzato l’accoglienza e la distribuzione di donazioni per le persone colpite; cercando di distribuire cibo di prima necessita, cibo preparato, acqua, medicine, articoli per l’igiene, vestiti…, e tutto ciò che può aiutare, in questo momento, nei diversi rifugi, oltre a sostenere le parrocchie che avevano una maggiore quantità di popolazione colpita. Approssimativamente, con l’aiuto di un nutrito gruppo di donatori e volontari, dall’inizio delle inondazioni sono stati distribuiti 3.000 rifornimenti al giorno.
Il lavoro è tutt’altro che finito.
Tra pochi giorni le vittime cominceranno a tornare alle loro case, dove la maggior parte ha perso tutto; quindi la nostra solidarietà non deve finire, dobbiamo continuare a rendere efficace la nostra carità mentre la sofferenza di questo popolo continua, come ci ha insegnato San Vincenzo de’ Paoli.
Invitiamo tutti coloro che sentono come proprio il dolore dei loro fratelli honduregni a collaborare con noi in questo momento di particolare bisogno. Ogni atto d’amore, per quanto piccolo, trasforma questo mondo in cui viviamo in un posto migliore.
Enrique Alagarda, C. M.
Oltre alle foto e ai video, vi lasciamo un messaggio del Visitatore della Provincia di San Vincenzo de Paul-Spagna, P. José Manuel Villar, C.M., che è nella Missione dell’Honduras e che, da lì, ci chiama alla solidarietà e all’aiuto economico: “Per tutti coloro che ci chiedono di collaborare con le vittime dell’uragano in Honduras, vi inviamo il conto sul quale potete depositare la vostra collaborazione. Mettere: uragano Honduras…

Grazie mille e, soprattutto, continuate a pregare per tutte queste brave persone che hanno bisogno di voi. Il conto bancario è il seguente: ES2201820913260018109808 e SWIFT BBVAESMMXXX, presenta come titolare la Provincia di San Vicente de Paúl-Spagna PP. Paules”.